mercoledì 18 maggio 2011

Il "Loop" infinito di una carezza

Alle volte succede che noi del NaiFunKlub siamo un po' invadenti; accade perchè leggiamo pensieri, poche parole sulla bacheca di Naif di persone che hanno vissuto in modo travolgente un suo Live. Poche parole molto toccanti o che sprigionano entusiamo, come ad esempio queste:

"credo si tratti di una magia rara...quella che si compie quando la tua voce, la tua chitarra e le tue radici bionde riempono una stanza. ieri sera mi sono ritrovata di colpo a passeggiare tra un'allegra festa delle lucciole...a guardare nella finestra dell'uomo dalle poche parole dalla quale nasce un fiore...e ad emozionarmi con Annarosa...e adesso non riesco più ad uscire da questo tuo favoloso mondo! :-)"

Questo ci "autorizza" ad invadere lo spazio di un potenziale NAIFUNKLUBber per chiedergli un racconto delle sue emozioni e facciamo salti di gioia quando otteniamo risposte come "ne sarei molto felice! e per la verità ci stavo già pensando"

Risposta, pensieri, parole ed emozioni di Lucia che ringraziamo per averle liberate qui ....

13 maggio 2011 : NAIF live acustico @ Loop Café (Perugia)


Lei, la sua chitarra, le sue radici...Naif Herin. “Le civette sul comò”...lo ha chiamato così il suo nuovo disco perchè, come in una filastrocca popolare, dietro all'apparente semplicità dei suoi versi si nasconde molto di più. Ed è così: ti trascina con sé tra quelle melodie che ti sembra di conoscere da sempre e in un attimo ti ritrovi a cantare parole che ti accarezzano l'anima, arrivandoti al cuore.

Era da tanto che aspettavo di rivederla in concerto dopo lo spettacolo di Musicultura. E venerdì sera al Loop di Perugia...è stato veramente magico.

“Allora che faccio...inizio?” dice Naif una volta accordata la chitarra. Si spengono le luci e io entro in un sogno, il mondo favoloso raccontato da Naif.

Seduta su quel divano rosso...sono partita per la Luna, per poi ritrovarmi ad una romanticissima festa delle lucciole, con balli e brindisi in quantità. Ho incontrato un uomo dalle poche parole e ho guardato dentro la sua finestra dalla quale nasce un fiore. Ho cercato una canzone sotto il letto...Naif giurava che era la migliore che avesse scritto...e mentre cercavo in quel disordine perfetto...non riuscivo a stare ferma. Mi sono lasciata attraversare dalla dolcezza di Lasciami sognare un po'. E mi sono entusiasmata ad ascoltare Goccia, Lo shampoo e No, je ne regrette rien...perchè qui ti accorgi che Naif semplicemente è...Musica!

Ma la magia s'è definitivamente compiuta quando Naif s'è seduta al piano e...ha chiesto se preferivamo ascoltare Annarosa o Il canto delle Sirene. Avevo sentito proprio quel pomeriggio Annarosa curiosando tra i video di YouTube e mi ero sorprendentemente commossa. Speravo che la facesse e così timidamente ho detto: “Annarosa”. E lì, mentre le dita di Naif scorrevano su quello spettralissimo (:-)) piano, la poesia ha completamente avvolto la mia mente e...il mio cuore voleva uscire, tanto batteva forte. E' la semplicità di questa figura così dolcemente complessa a racchiudere il senso di tutto il disco, secondo me. E' un capolavoro di profumi, suoni, sogni, colori, poesia...è radice, storia, realtà. Bellissima ed emozionante come solo le cose che vengono dal cuore possono essere.

Ora le mie “Civette sul Comò” porta questa dedica: “A Lucia, grazie per aver richiesto Annarosa”. Ma io come faccio a ringraziare Naif per averla scritta??

Lucia


Solitamente Naif passa anche da questo spazio a lei dedicato a raccogliere quanto ha seminato, quindi crediamo, anzi siamo sicuri, che abbia ricevuto i ringraziamenti di Lucia! :)

lunedì 16 maggio 2011

Un anno Naif!

Siamo lieti di introdurre il racconto di Daniela, 'nuova' NAIFUNKLUBber, che ci racconta come è rimasta incantata da Naif e ci trasporta in un viaggio fotografico che attraversa il suo primo anno Naif:

Da dove cominciare... ecco... riordino le idee e provo a ritornare a quel 13 Aprile di un anno fa.
Quella sera Paola Turci presentava in anteprima all'Auditorium di Roma il suo album "Giorni di Rose" che sarebbe uscito qualche giorno dopo.

Al contrario di altre occasioni, questa volta ero totalmente all'oscuro di quale fosse il contenuto dell'album e trovai interessante ascoltare il contenuto del cd prima ancora di averlo disponibile.
Dell'album sapevo solo che le canzoni erano frutto di collaborazioni con altri artisti.
Durante il concerto Paola accenna ad una canzone, contenuta nel suo nuovo lavoro, scritta da una giovane cantante che viene chiamata sul Palco ad interpretare, come nell'album, il duetto di "Tous les Jours".

Ecco... esattamente qui... inizia il mio viaggio nel mondo Naif.

Era dal 1995, quando vidi per la prima volta Alanis Morissette sul palco degli MTV Video Music Awards cantare "You oughta know", che non mi capitava istantaneamente di rimanere folgorata da una canzone.
La dolcezza della musica, l'intensità delle parole, il contrasto tra la voce calda e profonda di Paola e quella fresca e frizzante di Naif e quel ritornello cantato in francese hanno fatto si che in quel momento questa canzone arrivasse dritta al mio cuore e da allora ogni volta che la sento cantare non riesco a non emozionarmi.

Così la curiosità di saperne di più di quel genietto con i dreads mi ha portato a scoprire canzoni come "Faites du bruit" che mi hanno confermato che si trattava di talento puro.

E' passato un anno da allora e ho avuto modo di assistere a vari concerti ed esibizioni di Naif qui a Roma ognuna diversa dall'altra e sempre sorprendenti.

Ieri sera Naif era a Roma per presentare il suo nuovo album "Le civette sul comò" in diretta dal Circolo degli Artisti su fandango web radio ed ancora una volta essere presenti è stata un'occasione per scoprire altri particolari sulla nascita di alcune delle canzoni del nuovo album.

In attesa di rivederla presto a Roma, vorrei riassumere in un viaggio fotografico questo anno partendo da quel 13 aprile fino ad arrivare alla serata di ieri al Circolo degli Artisti. Ogni immagine racchiude in se momenti ed emozioni, difficili da spiegare a parole ma belli da vivere, che spero sempre più persone avranno occasione di sperimentare assistendo ai suoi concerti.

;) Dany




Grazie Daniela!

mercoledì 11 maggio 2011

Sulla luna con la Graziella!

Ebbene si, è successo al Babel Festival di Aosta dove il rientro a casa della Nostra è stato veramente teatrale: NAIF, per la diretta su Radio Proposta in Blu e l'intervista ad Aostasera.tv, è atterrata nella sua Aosta con la bicicletta ... la stessa che l'ha riportata sulla Luna alla fine dello strepitoso concerto!

Noi abbiamo avuto la fortuna di assistere alla performance (impreziosita dalla presenza del violoncello di Stefano Blanc per l'esecuzione, con Naif al piano, di Annarosa e Perlina), ma Valeria Fioranti ci ha ancora una volta preceduti e si è superata presentandoci soundcheck e concerto in un bellissimo video-foto-racconto....



Ancora grazie Valeria e grazie anche al sostegno della numerosa rappresentanza del NAIFUNKLUB!!!

Naif incanta il pubblico aostano

Naïf torna ad Aosta in un concerto dedicato alla parola con protagoniste le "civette ..."
[ Aostasera.tv ]

La cantante è stata ospite della rassegna musicale di Babel. Il suo percorso artistico la porta a cercare di proporre una sonorità che unisca la canzone francese a quella italiana, e a ben vedere il risultato c'è.




Nel tutto esaurito del concerto era presente anche Gaetano Lo Presti che ha immortalato in un articolo (con alcune foto ed un video) l'emozionante performance di Naif, ma c'eravamo anche noi insieme alla nostra "fotografa ufficiale" (e fra poco avremo l'occasione di condividere le sue emozioni in nell'ormai consueto ed attesisimo video-foto-racconto)

Stay Tuned....

martedì 10 maggio 2011

Le magliette del NAIFUNKLUB!

Dopo mesi di attesa finalmente tutti i NAIFUNKLUBbers avranno la possibilità di andare ai concerti di NAIF con la nostra maglietta 'ufficiale'!!!


Ci tengo a precisare che, come tutte le iniziative del NAIFUNKLUB, non è a scopo di lucro ed il costo da sostenere per chi volesse acquistare la t-shirt è quello che richiede l'amministratore del negozio online (come se la stessa dovesse essere creata da un singolo privato); di fatto il web shop del NAIFUNKLUB espone prodotti già "pre-configurati" e la procedura d'acquisto è molto semplice: previa registrazione, viene richiesta la taglia della maglietta e le modalità di pagamento (paypal, carta di credito, ...). I prodotti sono di eccellente qualità e le stampe resistenti a molteplici lavaggi.

Per puro spirito democratico :) abbiamo lasciato la possibilità di cambiare il colore della maglietta (ma non la grafica) in modo da poter sfoggiare il look che più ci aggrada anche quest'estate al mare (portando in giro per il mondo il groove di Naif!).
I "colori ufficiali" (scelti ad insindacabile giudizio del NAIFUNKLUB e già esposti in bella mostra in qualche occasione :)) sono quelli proposti di default: arancione per partire sulla luna con Naif e nero per le fette di brie! :)

Can I have your attention, my friend!
Scream for to be listened!
Can I have your attention, my Bro!
this is a world of deaf!

faites du bruit…
pour ce qui compte, pour sauver les fesses!
pour ce qui compte, per non essere pirla!
pour ce qui compte, pour…

everybody sing a song now
everybody doing “Hola”
faites du bruit
for to be listened
une chanson sing to be free
faites du bruit

lunedì 9 maggio 2011

E io vi volevo presentareeeee...

.... un altro video-foto-racconto di Valeria che, nel frattempo, ha già vissuto un altra tappa del Tour Civetta. Avrei voluto trovare un fiume di parole da aggiungere alle immagini emozionanti che vedrete scorrere qui sotto, ma trovo sempre molto difficile esternare la tempesta di emozioni che sento dentro. Questa volta più di altre perchè sono state molto forti e diversissime tra loro: ho riso, pianto, gioito, cantato, abbracciato..... Ecco sono qui seduto a cercare di riordinare le idee, ma ancora a distanza di giorni dall'evento il ricordo è a tinte forti e non mi riesce di trovare le giuste parole per descrivere come abbiamo vissuto la serata.... così lascio che sia Valeria stessa a presentarci la sua poetica creazione....

E' trascorsa quasi una settimana dal 30 aprile eppure le sensazioni sono così vive nell'anima sento ancora i salti del cuore, gli abbracci, la gioia, i canti...

Il video sta prendendo forma su youtube ed intanto penso che non riesco a raccontarlo questo concerto ... se non con parole su parole che si spargono sulla tastiera...

Bianco e nero
è tempo di backstage/soudcheck,
suoni, jam session, risate, ancora suoni, concentrazione, intensità, sorrisi, attimi, vibrazioni.
Chissà se riesco a catturare l'atmosfera?

Click

E' tempo di live
luci, colori ...si accende il palco
arrivano gli amici, gli abbracci, le risate, la voglia di naifmusik

Partiamo insieme per la luna
il pulmino c'è ... è arrivato... vi piace?
tra gioia, allegria, commozione
si canta, si batte il tempo,
e mentre fotografo canto
ed ho voglia di saltare
e poi mi commuovo
e poi gli abbracci forti , intensi....
la luce negli occhi di tutti...

Trovo molto difficile esprimere e raccontare quello che sento anche a distanza di giorni, ma posso dire che trascorso il tempo l'energia di questo live è ancora sulla pelle, nei muscoli, nel cuore....ed i piedi prendono il ritmo e ballano da soli verso la prossima tappa....

la gioia pervade gli animi ...ed io ....

"Vi volevooo presentare...."

ed io volevoooooo ringraziareeeee tutte le persone che hanno condiviso con me questa magia straordinaria e grazie a Naif, Momo, Manouche, Dave per il suono, la gioia, l'energia , la commozione, i brividi ...


E grazie a te, Valeria..... ed al tuo video-foto-racconto che descrive molto bene l'aria di festa che si respira e la meticolosa preparazione vissuta nelle prove e nel backstage....

venerdì 6 maggio 2011

Il verso delle Civette

[ recensione sgarrupata delle forme d'emozione attorcigliate ad un album meraviglioso ]

Sono sempre stato molto curioso e, fin da bambino, mi sono chiesto quale fosse il verso delle civette: ascoltandolo attentamente e soprattutto documentandomi scrupolosamente ho scoperto che esso suona più o meno come "cucumeo", ma caratteristico è il "ku-vitt ku-vitt ku-vitt" ripetuto diverse volte in rapida successione, molto squillante ed utilizzato come grido d'allarme.

Bene. E' un inizio, ma non è sufficiente a soddisfare la mia curiosità perchè Le Civette Sul Comò appartengono ad una specie differente che credevo, sbagliandomi, facessero ambarabaciccicoccò.

Eh no, le civette sul comò non emettono alcun verso, ma cantano versi poetici che fanno più o meno così: de ho ba tuba tidi da; quando non fanno festa con le lucciole allora emettono la carattestistica melodia canzonatoria: tuda tuda tuda ta ta!

La figura araldica della civetta assume il significato di prudenza, di silenzio e di vittoria. Più o meno quanto mi è accaduto quando è apparso tra le mie mani il disco civetta. Prudenza nel maneggiarlo, silenzio preparatorio e segno di vittoria al primo ascolto.

Ma andiamo con ordine:

Il primo ascolto e già d'eccezione alla regola d'oro che vuole che le cose preziose vadano assaggiate dall'inizio alla fine senza pause. Non ce l'ho fatta: invece di ascoltarlo d'un fiato sono andato subito (e per ben due volte) alla hidden track: Goodbye London è stata una tentazione troppo forte e non ringrazierò mai abbastanza Naif per averla inclusa finalmente in un album. :)
Poi mi sono tuffato nell'ascolto d'assieme:

Oh my God! Mammamia... il primo ascolto é devastante. Naif é un genio, uno splendido delicatissimo genio. Alcuni pensieri in fila così come mi hanno attraversato: alla consueta dolcezza ha aggiunto dei colpi di teatro che hanno reso dei bellissimi brani delle vere e proprie perle; un album ancora completamente diverso dai precedenti e, se possibile, sempre più bello; non riesco a dire quale pezzo sia migliore perché ognuno ha dentro un mondo... Meraviglioso.

Ora riposo con ancora degli eco che mi 'torturano': O ba tu ba didida... Lalailalla.... immensa Naif: gioia allo stato puro su cd e sicuramentate arrangiamenti con grande groove sul palco... non vedo l'ora ..... Lallalailala..... Non vedo l'ora di ascoltare gli arrangiamenti da concerto.

Domani il mio viaggio in auto verso il lavoro durerà il doppio ed al doppio del volume!

Accidenti che viaggio. Mi sono volutamente perso per Milano in auto per continuare ad ascoltarlo... E poi, passi verso il lavoro con ipod nelle orecchie (per me insolito perché mi piace ascoltare i rumori dei posti in cui cammino). Non confermo la prima impressione, ma la amplifico! Un disco bellissimo, di più... stupendo, adorabile.
E` l'Inferno! Gli inferi, quale celestiale infero. Chapeaux.
Se non prendo pausa le orecchie prenderanno il volo insieme all'anima.......

Pausa. Questo non é un disco per gente distratta.

I primi 5 pezzi ti stendono per la loro armonia; s'insinua la melodia e non ti lascia più. Tra questi non può sfuggire la toccante poesia che c'è dentro in Lasciami Sognare Un Po'.

Il brano che mi ha sorpreso maggiormente è 'L'Inferno'. Devastante.

Nell'Uomo Dalle Poche Parole ognuno di noi prova a cercarvi dentro un pezzo di se... tanto è l'orgoglio che ci mette dentro Naif.

Il nuovo arrangiamento di "Menestrello da Stapazzo" è spettacolare e aderisce un modo perfetto con il suono d'assieme del disco.

La Ville Lumiere è delicatezza che sfocia della successiva carezza di Annarosa. Qui il tempo si dilata e torna indietro... prima che ripassi il disco è finito ed Il Mio Anton Scorderò necessità un successivo riascolto (anche dopo aver assaggiato l'originale).

In generale un album che aderisce a pieno con il mestiere di Artigiana della Canzone.

Ora che l'ho ascoltato molto, confermo le prime impressioni: un album molto diverso dai precedenti, ma di qualità sempre più elevata. Più cantautoriale di Faites Du Bruit (che non suonava affatto così) e molto più uniforme di E' Tempo di Raccolto nonostante ogni pezzo contenga dentro un mondo; questa è una sensazione apparentemente contradditoria e che non so spiegare, ma di fatto è vera: il disco "suona d'insieme" in una sequenza di pezzi che ti aspetti proprio sistemati così... è la stessa sensazione che hai di un album dopo che lo ascolti decine di volte, la capacità di iniziare a canticchiare mentalmente il brano successivo mentre sta finendo il precedente; ecco, questo con Le Civette succede già al primo ascolto!!!

Nonostante ciò ogni pezzo contiene un mondo, ha dentro emozioni profondamente diverse dal precedente.

Seppur nel suo facile ascolto da disco pop perfetto é necessario metterlo in cuffia per dargli modo di farsi portare via con se e comprenderne le mille sfumature. Chi conosce Naif sa che gli arrangiamenti che lei gli donerà per il live saranno colmi di groove...... Quello che normalmente strega e sorprende tutti coloro che ascoltano un disco di Naif è la "presenza live". Più di un 'fans' mi ha già descritto questa 'sorpresa' di chi va per la prima volta ad un suo concerto: si aspetta un'Artista dolce e delicata e poco più ... ed alla fine, oltre a questo, scopre un 'animale' da palco sorprendente ed un groove che non si aspettava, una grinta da fare invidia ai rocker/funker più scatenati... per una esperienza di festa indimenticabile!

Continuando ad ascoltarlo mi vengono accostamenti a parole che s'incastrano perfettamente con l'essenza di questo album:

Vogliamo fare una canzone d'autore dalla struttura pop ma dai contenuti intreressanti. Essere impegnati significa evidenziare dei problemi, personali e sociali, trasponendoli in maniera comprensibile per tutti in musica.
(cit. Ettore Giuradei, il sovvertitore impegnato del pop)

E ancora...

L'estasi pop! L'estasi è sempre stata fraintesa come uscita da sé, mentre è semplicemente l'uscita dalla stasi di sé. Nelle esperienze di estasi - il sesso, i lampi di creatività , i colpi di fulmine, l'effetto che può fare la musica - non ci si allontana da sé, anzi si riconquista la propria essenza, il proprio senso, il proprio posto nel progetto biologico. Molto più che la rivendicazione di un piacere (perchè accontentarsi di così poco?), si tratta di un fondamentale principio evolutivo e vitale: le cose che ti rafforzano e ti espandono non possono mai e poi mai essere sublimate in una gabbia dorata.
[...]
Alla fine quello che fa la differenza - nei libri, nella musica, nelle relazioni, nei gesti quotidiani - è sempre la relazione che uno ha con la vita, quanto uno è in contatto immediato con i centri vitali e li sollecita, li accende, li espande.
(cit. Franco Bolelli, filosofo pop)

Franco Bolelli, scrittore e filososo pop, sostiene, nel suo libro più famoso (Cartesia non balla), che se la cultura pop è definitivamente superiore, più divertente, più sexy, più comunicativa, più globale non è semplicemente perché è più energetica ma perchè, quantomeno nella sua anima più sperimentale, è la sola cultura sintonizzata con i mutamenti che il mondo connesso e globale determina nelle nostre facoltà percettive, cognitive, sensoriali, neurologiche.

Quando si dice 'Sono solo Canzonette' o, per dirlo alla Rolling Stones, 'it's only R&R but i like it' si intende un concetto più profondo della musica che ti fa star bene e poi, se vuoi, ci puoi trovar dentro un pezzo di te.

Le Civette Sul Comò arrivano dritto al cuore.

martedì 3 maggio 2011

Collaborazioni Civetta: Claudio Bovo

E' stato un grande piacere andare nuovamente a 'trovare' Claudio Bovo (dopo la nostra incursione del 2008) per farci narrare da lui, crooner ed entertainer, della collaborazione con Naif che possiamo ammirare dentro il disco Le Civette Sul Comò!

Di seguito quello che ci ha raccontato:

Le civette sul comò è un lavoro fresco, per nulla scontato, pensato bene e realizzato bene.
Naif e il suo team lavorano, e insisto con il termine LAVORANO, con grande precisione e serietà, dando un senso compiuto all'idea, al guizzo artistico, al divertimento e all'emozione che nascono dal cuore e dalla voglia di comunicare.

Le mie sono evidentemente osservazioni partigiane, visto che ho dato un piccolo contributo alla causa, ma se non pensassi ciò che ho scritto non avrei partecipato al progetto.

Non ho particolari aneddoti da raccontare, accadimenti da mitizzare, perchè questa è una storia semplice, da artigiani, come erano gli XTC (chi non li conosce li ascolti). Qui si parla di sostanza e la forma è solo complementare.

Alcuni anni fa ho ascoltato Naif e il suo gruppo
(NdR: nel CD NAIF dell'anno 2005) senza averne nemmeno sentito parlare in precedenza.
Ho provato una sensazione di gioia, di energia e di freschezza e ho sentito il desiderio di intrecciare la mia voce piuttosto grave con i timbri acuti e morbidi (mai urlati come invece si usa correntemente) di Naif.

Dopo aver registrato una versione de "il canto delle sirene" con Maurizio Verna, ho avuto il piacere di avere Naif come ospite in un brano del CD "J'amis", dove finalmente le nostre voci compaiono insieme in una canzoncina dal titolo "Me segn".
Quest'anno ho potuto ricambiare la cortesia per "le civette". Mi sono divertito molto perchè Naif e Momo mi hanno dato carta bianca e non dimenticherò le loro risate durante la registrazione della filastrocca che compare alla fine di una canzone, risate che mi hanno ricordato come giocare istintivamente con la voce può valere mille parole pensate...A Naif e Momo va il mio Grazie e un abbraccio pieno di affetto...istintivo.

Il poeta direbbe:
Trilli da memestrello
alla conquista del mondo.
Che il popolo alzi o no le mani
non importa,
se il suono
centra il bersaglio più piccolo


Noi del NAIFUNKLUB siamo andati ad ascoltare il CD J'Amis che, pur essendo in dialetto piemontese, è facilmente ascoltabile da tutti (e comprensibile grazie alle traduzioni inserite nel libretto) perchè il suono musicale è di quelli che ci cullano verso orizzonti sperduti (che in realtà si ritrovano nella quotidiana e saggia vita rurale tramandata da tempi che furono da persone le quali rughe hanno storie sincere da narrare).

Claudio, C'è una "cosa" che abbiamo trovato dentro il CD e che vorremo tramutare in domanda:
"Io ho amici che...
ma quando siamo soli,
stiamo zitti perduti
dentro l'oscurità."

Intensa e riflessiva con il silenzio appesantito dalle pause tra un a capo ed una nuova riga. Non so se si può spiegare una cosa che ha dentro il significato, ma....

Questi versi, che sono una parte della canzone "J'amis", mi colpiscono molto in questo periodo e li vivo esattamente così:
Io e i miei amici, quelli più vicini e quelli più lontani, quelli che sognano, quelli sempre indaffarati, quelli che parlano tanto, quelli più taciturni, insomma tutti quanti stiamo imparando una cosa importante; che di fronte alla vita nei suoi momenti più luminosi e in quelli più bui, siamo SOLI a fronteggiarne il mistero...E quando ce ne rendiamo conto facciamo silenzio per qualche istante, consapevoli e un po' spaventati.

Mi piace pensare che chi ha scritto "Un uomo di poche parole" faccia parte di questi amici


E ancora, nel 2008 avevi accomunato a naif questo: "In comune con Naif penso di avere [...] il pianeta di origine, curiosità, impegno, finta leggerezza e altre cose che non so dire in lingua terrestre...". Ed ora?

Ora che NAIF è partita per la luna, la lingua che cercate si trova lassù! :)

Noi siamo pronti a scommettere che chi conosce Claudio Bovo potrebbe dirci che lui è proprio L'Uomo Dalle Poche Parole.

Grazie Claudio...