venerdì 9 luglio 2010

io ho provato a mettere giù le mie sensazioni....

... Ho cercato di rendere, con le parole, le emozioni, ma certo è difficile.
Le emozioni sono molto più forti.


Con queste parole mi scrive l'autore del racconto sotto riportato che mi ha strabiliato per la semplicità ed, al tempo stesso, la perfetta descrizione dello stato d'animo; uno stato d'animo che la musica di Naif che t'attraversa rende unico al di là di ogni barriera culturale ed anagrafica.

Un grande grazie a Renzo che è riuscito a rendere in pochi paragrafi ciò che attraversa il cuore dei NAIFUNKLUBbers.....

[ Pavone, 4 luglio 2010 - Open Jazz Festival ]

Qualche mese fa improvvisamente una canzone riempì l’auto…bella…chissà chi è…
La canzone era “Faites du bruit” e da allora Naif è entrata nella mia vita.

Non ho mai capito la motivazione, ma vuoi il pessimo periodo della mia vita, vuoi un cambiamento interiore che scalpitava, ho chiesto aiuto alla musica e in particolare alla musica di Naif.
Devo pur dire che ho sulle spalle più di mezzo secolo e quindi le novità erano tante…
Per lei mi sono iscritto a Facebook, le ho scritto, senza troppa speranza ma…sorpresa…lei mi ha risposto…carina!
E da allora ho cercato di seguirla, ho acquistato il suo CD e le sue canzoni sono diventate la colonna sonora delle mie giornate.

Ma, ragazzi, è dura perché i commenti intorno a me sono stati:
“Cos’è rimbambimento senile?”
“Ma come…tu che ascoltavi i Rolling Stones e i Doors….”
“Ma…è musica per giovani…”
“Ma che musica fa….”

Etichette…solo più etichette…tutto un mondo etichettato.
Fa musica magica, non importa cos’è, ma ti arriva dentro il cuore, ti toglie la polvere dall’anima, ti strapazza la mente, e dopo stai meglio.

Concerto a Pavone…dai…non viene nessuno, pazienza ci vado da solo.
Arrivo con largo anticipo, aspetto pazientemente.
Poi sale sul palco Naif, da sola, con la sua chitarra e ci chiama a raccolta…è come se ci chiamasse per nome, ci dicesse… dai si parte, mettiamo in sincrono tutti i nostri cuori e…via.

Salgono anche i musicisti e, come desideravo, la musica traccia segnali tra il mio cuore e il suo cuore, il suo sguardo ogni tanto trova il mio, e l’atmosfera diventa irreale.
E’ un fluido affascinante, immagino simile a tanti cordoni ombelicali invisibili, e in questi canali scorrono l’allegria, la vitalità, la voglia di comunicare, l’arte di Naif, sotto forma di note ma noi dobbiamo essere aperti, ricettivi, universali e restituire quanto possiamo, ognuno di noi in modo diverso, con l’attenzione, l’emozione.
Tutto questo battere di cuori rende il momento unico, grande ed importante.
E poco importa se si è a Woodstock, a San Siro o a Pavone.
Poco importa se il tempo è sereno o se piove.
Poco importano i problemi che ognuno di noi si porta dietro.
In quel momento tutti noi siamo una cosa sola, magica e palpitante e Naif è il direttore d’orchestra dei nostri cuori.

Grazie per tutto questo, Naif, grazie “lucciola radiosa”.

Renzo Candian


Credo che ogni parola io possa aggiungere risulti superflua, quindi vi lascio alle riflessioni ed alle foto qui sotto....


Photos by Eli & Andrea HTJ (thanks a lot).
Photo framed by text by Andrea G.

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